(Tiszacsége 1879 - Budapest 1942) scrittore ungherese. Educato al calvinismo, esercitò la professione di giornalista prima di dedicarsi alla letteratura. Alla base della sua formazione sono M. Jókai e K. Mikszáth e la lezione del naturalismo: i suoi più noti romanzi traggono ambientazioni e personaggi dal mondo contadino e dalla piccola borghesia di provincia, sia contemporanea sia di epoche passate. La sua produzione è vastissima: a partire dal 1910 circa scrisse uno, talora due o tre romanzi all’anno. Ricordiamo: Oro di fango (1910), Sii buono fino alla morte (1920), Transilvania (trilogia, 1914-39), L’uomo felice (1935), Il brigante (1936), L’ombra del sole (1938), Orfanella (1941), Un capitalista nel casolare (1942).