Immigrazione, la moderna schiavitù. Un Paese che importa «disperati» ed esporta laureati non ha un grande avvenire davanti a sé...
Per giungere in Europa gli immigrati devono sottostare ai tormenti di due "catene" infernali: la prima, fatta di pericoli e di violenze disumane, che si snoda dal luogo d'origine fino alle coste europee; la seconda, fatta di mala accoglienza e di lavoro nero, che li accompagna nei luoghi di destinazione. È questa la moderna schiavitù che avanza e si diffonde in ogni contrada della nostra civilissima Europa. Le oligarchie dominanti vorrebbero "esportare" il terzo mondo nel primo, per espellere i giovani acculturati temuti come potenziali ribelli e usarli per scardinare il mercato del lavoro e le conquiste, sociali e contrattuali, dei lavoratori del primo mondo. Non servono guerre tra poveri, ma unita e solidarietà tra immigrati regolari e lavoratori del primo mondo, contro il nemico comune. Accordi di cooperazione fra gli Stati per eliminare le "catene" dello sfruttamento, regolarizzare i flussi e garantire un'accoglienza dignitosa agli immigrati e alle loro famiglie.
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Anno edizione:2018
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