(Lecco, Como, 1824 - Milano 1891) scienziato e scrittore italiano. Prese parte alle cinque giornate di Milano e alla prima guerra d’indipendenza. Ordinato sacerdote (1848) e avviato all’insegnamento, subì per le sue idee liberali (fu seguace di Rosmini) le persecuzioni del governo austriaco; dal 1861 insegnò a Pavia, e poi a Firenze e Milano, dove diresse il museo civico di scienze naturali e compì importanti ricerche sul territorio lombardo. Scrisse opere di geologia (Corso di geologia, 3 voll., 1871-73), saggi e prose varie (I primi anni di Alessandro Manzoni, 1874; Trovanti, 1881; Gli intransigenti, 1886; Exameron, postumo, 1893-94), un volume di versi (Asteroidi, 1879). Il suo libro più famoso, ai suoi tempi assai popolare, resta però Il bel paese (1875), nel quale la descrizione delle bellezze italiane viene piegata all’esigenza politica di stimolare una coscienza unitaria.