(m. 327 ca) scrittore latino cristiano. Insegnò retorica a Sicca Veneria, in Numidia (Africa), e si convertì al cristianesimo in tarda età. Quasi a rendere testimonianza della nuova fede, scrisse Contro i pagani (Adversus nationes), in 7 libri, dove, con ardore di neofita, confutava la calunnia secondo la quale i cristiani sarebbero stati la causa dei tanti malanni del tempo, e criticava le idee dominanti del paganesimo e delle più recenti tradizioni filosofico-religiose. Scarsi e poco rigorosi sono però i riferimenti alla sacra scrittura e alla dottrina cristiana. Lo stile, di tipo classicistico, è vivificato dai modi della tradizione satirica.