(Revello, Saluzzo, 1731 - Parigi 1813) storico e letterato italiano. Ecclesiastico, laureato in teologia a Milano, fu moderato sostenitore delle idee illuministiche; nel 1760 pubblicò il Discorso sopra le vicende d’ogni letteratura, seguito, nel 1762, da un Saggio sulla letteratura italiana, opere informate ai principi del classicismo. Fra il 1769 e il 1772 fu edito il suo capolavoro: i 3 volumi Delle rivoluzioni d’Italia, tentativo di una storia completa d’Italia, fondata sul nesso politica-economia e attenta alle motivazioni di carattere ideologico e culturale. Dal 1782 soggiornò in Prussia, alla corte di Federico II, dove rimase fino al 1804; poi, su invito di Napoleone, a Parigi con un incarico di bibliotecario. Fra gli scritti del periodo prussiano ricordiamo le Lettere brandeburghesi (1785-86) e La Prusse littéraire sous Frédéric II (1790-91). Fra quelli del periodo parigino l’Istoria dell’Italia occidentale (1809).