(Digione 1709-77) magistrato, filologo e archeologo francese. Scrisse varie opere di erudizione, ma è noto soprattutto per le sue Lettere familiari dall’Italia nel 1739 e nel 1740 (Lettres familières écrites d’Italie en 1739 et 1740), pubblicate postume nel 1858 (ma ce n’erano state edizioni parziali nel 1799 e nel 1836). Composte in uno stile piano e gradevole, sulla base di una diretta esperienza di viaggio, esse riflettono con pungente immediatezza il modo di vedere e di pensare di un uomo intelligente e curioso, felice di ogni scoperta e di ogni incontro. S’interessò anche di viaggi d’esplorazione (Storia delle navigazioni nelle terre australi, Histoire des navigations aux terres australes, 1756) e delle origini di certi culti e, più in generale, del sentimento religioso (Del culto dei feticci, Du culte des dieux fétiches, 1760).