Christine Lavant (pseudonimo, di Christine Habernig-Thonhauser) è nata a St. Stefan, nella valle del Lavant, il 4 luglio 1915.
Ultima di nove figli di una poverissima famiglia carinziana, fin da subito molto malata, si avvicina alla poesia da autodidatta, folgorata dalla lettura di Rilke. Inizia a scrivere molto presto ma pubblica solo a partire dal 1948 (il racconto lirico Das Kind), fissando subito la sua tematica su persone umili e diseredate, come dimostrano anche i successivi Das Krüglein (1949), Baruscha (1952), Die Rosenkugel (1956), Das Ringespiel (1963), Nell (1969).
Compone raccolte di poesie inizialmente sotto l’influsso di Rilke, poi sempre più in progressiva autonomia (Die unvollendete Liebe, 1949; Die Bettlerschale, 1956; Spindel im Mond, 1959; Der Pfauenschrei, 1962; Hälfte des Herzens, 1966).
Fin dal 1954 i suoi libri sono insigniti di premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Georg Trakl e il Premio Grand Austrian State per la letteratura. Muore il 7 giugno 1973.