Compositore e violinista. Iniziò la carriera concertistica in Germania; fu quindi a Parigi e a Londra, dove rimase svolgendovi attività di insegnante, organizzatore teatrale, concertista. Morì in Russia, dove si era recato in tournée. Scrisse 5 opere, tra cui Rosmira (1757), Siroe (1763), Il re pastore (1765), e pubblicò una trentina di volumi di musica da camera e metodi per violino e per canto. In Inghilterra, dove principalmente operò, fu il più tipico rappresentante dello stile galante e il primo a introdurre l'uso del basso albertino. La sua scuola violinistica fu ritenuta diretta erede di quella di Corelli e le sue composizioni furono collocate accanto a quelle di Boccherini per la fantasia estrosa e il rigore formale che le impronta.