Fernando Botero è stato un pittore e scultore colombiano. «Era il pittore delle nostre tradizioni e dei nostri difetti, il pittore delle nostre virtù, il pittore della nostra violenza e della pace». Così ha scritto il presidente della Colombia Gustavo Pedro commemorandolo dopo la scomparsa. Fondatore della corrente del boterismo, ha ritratto figure umane extra-large, donne e uomini che dominano gli spazi "con assoluta joie de vivre". Ma al contempo ha saputo denunciare eventi drammatici come la serie di quadri dedicati ad Abu Ghraib. Strepitosi i d'après, quadri in cui Botero rifà le maggiori opere del passato, come Rubens e sua moglie, o Gli Arnolfini da Van Eyck.
Ideatore di uno stile pittorico inconfondibile, Botero aveva studi a New York, Parigi, Grecia, Montecarlo, Colombia e anche in Italia, a Pietrasanta, cittadina molto amata dove si dedicava alle sculture.
Molti i volumi che ripercorrono la sua carriera artistica. Tra i tanti ricordiamo Botero a cura di Vittorio Sgarbi (Mondadori 1991).
Fonte immagine: copertina del volume Fernando Botero. Pinturas. Dibujos. Esculturas (Centro de Arte Reina Sofía 1987) con l'autoritratto dell'artista