(Firenze 1396 - Napoli 1459) uomo politico e umanista italiano. Ambasciatore in varie corti e poi, dal 1453, in esilio a Roma e a Napoli, fu allievo di A. Traversari e amico di L. Bruni e N. Niccoli. Scrisse opere storiche (Laudatio genuensium, 1436; Chronicon pistoriense), orazioni, trattati filosofici e teologici (Adversus judaeos et gentiles pro catholica fide, in 20 libri), biografie (tra cui quelle di Dante, Petrarca e Boccaccio); inoltre tradusse dal greco (Aristotele) e dall’ebraico (Salmi). La sua opera più importante è il De dignitate et excellentia hominis (1451-52, edito nel 1532), che, senza tradire l’impostazione fondamentalmente religiosa del suo umanesimo, si impone come uno dei trattati più significativi del rinascimento, per il suo spirito antimedievale, per l’affermazione della positività del mondo e dell’uomo.