(Vrhnika 1876 - Lubiana 1918) scrittore sloveno. Patì il carcere (1913) e l’internamento (1914) per la sua propaganda antiaustriaca. Dopo che la sua raccolta poetica Erotica (1899) fu fatta bruciare dalle autorità ecclesiastiche, si dedicò alla prosa e al teatro e pubblicò, fra l’altro, Vignette (1899), schizzi di vita borghese e proletaria, il romanzo La casa di Maria Ausiliatrice (1904), il racconto Il servo Jernej e il suo diritto (1907), considerato il suo capolavoro, il dramma I servi (1910) e i bozzetti Immagini dai sogni (1915-17), ispirati dalla guerra. C. è il prosatore di maggior rilievo della generazione modernista: formatosi al naturalismo, ne superò le limitate scelte tematiche e ideologiche per affrontare non solo le questioni sociali e di costume fino allora ignorate dalla provinciale letteratura slovena, ma anche un’intensa problematica spirituale.