(Mosca 1873 - Parigi 1950) scrittore russo. Epigono della scuola realista capeggiata da Gor’kij e Bunin, dimostrò interessanti doti narrative in una serie di romanzi sul complesso periodo della rivoluzione del 1905 (La disgregazione, 1907; Il cittadino Uklejkin, 1908; Memorie di un cameriere, 1911). Nel 1917 preferì seguire l’Armata bianca, di cui descrisse lo sfacelo in un suggestivo romanzo, Il sole dei morti (1923). Emigrato prima a Praga, poi a Parigi, continuò l’attività letteraria, sia rievocando i terribili mesi della guerra civile (Su una vecchietta, 1927), sia descrivendo la sua nuova vita di esule (Sopra le schiume, 1924; La njanja di Mosca, 1936).