(Palmi 1898 - Roma 1985) scrittore italiano. Fondò nel 1929 il premio Viareggio, di cui è stato presidente. Dopo un esordio come poeta (Poemi della solitudine, 1920), si dedicò alla narrativa, dimostrando un interesse preminente per i problemi e le vicende della gente della sua terra. In questo quadro si inseriscono il ciclo dei Fratelli Rupe (I fratelli Rupe, 1932; Potenza dei fratelli Rupe, 1934; Passione dei fratelli Rupe, 1937; Storia dei fratelli Rupe, 1957) e i romanzi L’ultimo cireneo (1923), La carne inquieta (1930), Racconti della mia Calabria (1931), Il caso Amari (1966). È anche autore di testi teatrali (La madre incatenata, 1926) e di opere saggistiche (Compagni di strada, 1960).