(Milano 1931-2009) poetessa italiana. Ha esordito nel 1953 con La presenza di Orfeo seguito da Paura di Dio (1955), Nozze romane (1955), Tu sei Pietro (1961). Dopo un ventennio di silenzio segnato da una dolorosa malattia e dall’esperienza dell’ospedale psichiatrico, è tornata alla scrittura con L’altra verità. Diario di una diversa (1986), racconto in prosa dell’esperienza manicomiale. Con La terra santa (1984) il vissuto tragico si riversa nella poesia, evocando una realtà deformata dentro cui si muove una sensibilità acuta e sofferta. La produzione successiva s’impone per la sua densità visionaria e per la sensualità impetuosa, che raggiunge un’intensità quasi mistica (Testamento, 1988; Vuoto d’amore 1991; Ballate non pagate, 1995, premio Viareggio; La volpe e il sipario, 1997). Nel 1998 ha riunito le sue liriche in Fiore di poesia 1951-1997 e Superba è la notte 1996-1999 (2000). Nelle opere più recenti (Più bella della poesia è stata la mia vita, 2003; Clinica dell’abbandono, 2003) la vena memoriale conduce a una sorta di bilancio dell’esistenza. Dal gusto per il gioco di parole, la battuta illuminante e immediata, fiorisce un’abbondante produzione di motti fulminanti e pensieri raccolti in Aforismi e magie (1999). Fra i numerosi volumi di prose si ricordano: Delirio amoroso (1989), Il tormento delle figure (1990), La pazza della porta accanto (1995), La vita facile (1996).