(Pascani, Moldavia, 1880 - Bucarest 1961) scrittore romeno. Pervenuto al successo nel 1904 con un’ampia raccolta di racconti, avviò una vastissima opera narrativa tentando quasi tutti i generi moderni: dal romanzo storico (La stirpe dei falconieri, 1912-13; Il segno del cancro, 1929; la trilogia I fratelli Jder, 1935, 1936, 1942) alla prosa memorialistica, dal racconto folclorico (L’osteria di Ancutza, 1928; La scure, 1930) alla narrativa infantile (Il bosco incantato, 1950). Temi caratteristici della sua narrativa, sorretta da uno stile estremamente duttile e vario nelle forme linguistiche, sono gli eventi della grande storia nazionale e quelli della piccola storia quotidiana: sovente le situazioni e i personaggi, calati nella realtà contadina, sembrano dar vita a un mondo atemporale e fiabesco.