(Vienna 1935) scrittore austriaco. Membro del Wiener Gruppe, il gruppo di giovani scrittori viennesi fondato nel 1953, di cui condivise l’interesse per il cabaret, analizzò criticamente questa esperienza nel saggio Il «cabaret letterario» del Wiener Gruppe (Das «literarische Cabaret» der Wiener Gruppe, 1971, nt). La sua opera principale, il romanzo Il miglioramento dell’Europa centrale (Die Verbesserung von Mitteleuropa, 1969, nt), si nutre di un forte impulso polemico contro un linguaggio che fa violenza alla realtà. Il narratore invoca la liberazione da tutte le convenzioni coercitive, attraverso il ritorno a un’immediatezza anarchica. Tra le opere successive, Anche noi vorremmo trarre profitto dall’anno di Arno Schmidt (Wir möchten auch vom Arno-Schmidt-Jahr profitieren, 1979, nt). Dopo anni dedicati a studi filosofico-scientifici è tornato alla letteratura con Bouvard e Pécuchet nel regno dei sensi (Bouvard und Pécuchet im Reich der Sinne, 1998, nt) e Saggi sulla letteratura (Literarische Aufsätze, 1998) in cui cerca di avvicinare gli studi umanistici e quelli scientifici.