(Caracas 1884-1969) scrittore venezuelano. Eletto presidente della repubblica (1948), ricoprì la carica per pochi mesi perché rovesciato da un colpo di stato militare. Dopo lunghi anni di esilio, rimpatriò nel 1958, alla caduta del dittatore Jiménez. Nei suoi romanzi - L’arrampicatrice (La trepadora, 1925), Donna Barbara (Doña Bárbara, 1929), Canaíma (1934), Povero negro (Pobre negro, 1935), Il filo di paglia al vento (La brizna de paja en el viento, 1952) - e nei racconti de La rivolta (La rebelión, 1946) descrisse i contrasti tra la natura violenta e primitiva del suo paese e lo sforzo di costruirvi una civiltà moderna.