(Ereso, isola di Lesbo, 371 o 370 - 288/285 a.C.) filosofo e scienziato greco. Fu discepolo di Aristotele, poi suo successore alla direzione della scuola peripatetica dal 322 alla morte. Scrisse importanti opere filosofiche e storico-filosofiche, giunte in parte frammentarie, due fondamentali trattati di botanica (Ricerche sulle piante, in 9 libri, e Cause delle piante, in 6 libri), che fecero di T. un’indiscussa autorità per tutta l’antichità e il medioevo, e i notissimi Caratteri, breve opera che descrive trenta diversi tipi umani, con fine penetrazione psicologica; nonostante prenda avvio dalla catalogazione aristotelica delle virtù, non è un trattato morale, ma piuttosto un repertorio retorico di vizi e virtù destinato ai poeti comici. I Caratteri hanno avuto, dal rinascimento in poi, grande fortuna. J. de la Bruyère li tradusse in francese con un’aggiunta originale sui «caratteri o costumi di questo secolo» (1688).