Uguccione, meglio noto come Uguccione da Lodi, (anche se pare fosse nativo di Cremona) è stato un poeta della seconda metà del tredicesimo secolo. Si tratterebbe di un laico che nella seconda metà della vita, sentendosi vicino alla resa dei conti, scrisse il poema moraleggiante Liber che, descrivendo le pene dell'inferno, esorta al pentimento e alla confessione; e che consta di due parti: la prima in lasse monorime di versi alessandrini ed endecasillabi, la seconda in novenari a rima baciata, che hanno fatto avanzare l'ipotesi che l'opera sia il risultato di una giustapposizione di due distinti poemi. Scriveva in un volgare parlato nell'area lombardo-veneta, lo stesso usato anche da Giacomino da Verona, Bonvesin de la Riva; lingua letteraria poi rapidamente sostituita dal volgare toscano. Una versione in italiano del Liber scritta da Giorgio Prestinoni è contenuta nel volume Visioni dell'aldilà prima di Dante, edito da Mondadori nel 2017.