(Verona 1840 - Castelrotto, Bolzano, 1910) poeta italiano. Figlio del poeta Cesare, fu affidato alle cure di un altro poeta, A. Aleardi. Si laureò in legge a Pisa; trascorse quasi tutta l’esistenza nella città natale, dove insegnò letteratura italiana. Le sue maggiori raccolte di versi sono In primavera (1869), Nuovi versi (1880), che apparvero con l’autorevole avallo di una prefazione di Carducci, Crisantemi (1903). Reagendo alla letteratura tardoromantica d’ispirazione fiaccamente risorgimentale o patetica, B. portò nella sua poesia un realismo disinvolto e dimesso, anche se mai del tutto irrispettoso verso la lezione dei classici. I modesti avvenimenti della vita quotidiana ispiravano i suoi versi: a volte sui toni gai, come nella rievocazione delle stagioni e degli amori giovanili, a volte con una propensione intimistica in cui si può scorgere un presentimento dei modi poetici crepuscolari.