L'ordine del tempo

In questo testo Rovelli sviscera uno degli argomenti più interessanti di sempre: il tempo. Il tema viene trattato con chiarezza e semplicità per i non addetti ai lavori. La godibilità è data anche dalle suggestioni che Rovelli è in grado di creare, come quella presente alla fine del romanzo in cui ipotizza che noi non siamo altro che storie "in un angolo un po’ particolare di questo immenso disordinato universo".

Un libro fantastico, che molto spesso porta all’unione tra fisica e filosofie antiche e moderne ma che non manca di trattare alcuni aspetti più tecnici dell’argomento.
Sicuramente un libro adatto a tutti e consigliato a tutti, magari in modo particolare a degli studenti che intendono approfondire l’argomento o ad appassionati e curiosi.

Rovelli conferma la sua abiità di divulgatore scientifico dopo il primo successo di "sette brevi lezioni di fisica". Uno stile semplice e coinvolgente che guida verso misteri della realtà che ci circonda. Facile da comprendere, ma allo stesso tempo non banale adatto a tutti, ma probabilmente più indicato per coloro che hanno già basi di studio riguardo l'argomento.

Fantastico. Accessibile a tutti, non necessita di prerequisiti scientifici, soltanto tanta passione e voglia di conoscere, scoprire il mistero di ciò che ci circonda. Infatti, con le sue parole, Carlo Rovelli riesce a coglierti, a farti riflettere. Non si trova quella rigorosità scientifica, il suo stile appare molto fluido, semplice, colloquiale e i contenuti quasi poetici.
Un libro in cui la scienza si unisce alla filosofia, dando vita a un testo che ti cambia totalmente il modo di vedere il mondo e percepire il tempo.
Consiglio caldamente a tutti.

Ho acquistato "L'ordine del tempo" dopo aver letto l'anno scorso "La realtà non è come ci appare. La struttura elementare delle cose” sempre di C. Rovelli. Quel libro è sicuramente uno dei migliori testi di fisica divulgativa che io abbia mai letto. Mi aspettavo che "L'ordine del tempo" fosse scritto con la stessa chiarezza espositiva, ma mi sono dovuto un po' ricredere.
Ammetto che se non avessi prima letto "La realtà non è come ci appare", mi sarebbe stato molto difficile digerire alcuni concetti che troviamo ne "L'ordine del tempo": penso ai concetti di "presente esteso", di "tempo termico", ecc.
Credo che sarebbe stato più opportuno scrivere un libro un po' più voluminoso, ma evidentemente l'autore ha voluto rimanere fedele al formato del precedente “Sette brevi lezioni di fisica”, facendone un sequel.
Comunque, nel complesso, va apprezzato lo sforzo di Rovelli di rendere la fisica una materia alla portata di tutti (o quasi), perché ha dimostrato che si può spiegare in modo chiaro la fisica senza perdersi nei tecnicismi, cogliendo i concetti fondamentali.
Buona lettura.

Il tempo non percepibile e non percepito si racchiude in leggere pagine cartacee. Il pilota di questa splendida navicella rossa, Carlo Rovelli , ci conduce nel passato, nel presente" non presente" e nel "non" futuro , e in ogni posizione possibile della linea d'esistenza dell'uomo in questo saggio imperdibile.
Le esperienze di studio , le idee e la conoscenza della materia, in termini di storia e fisica, sono in assoluto il miglior regalo italiano della categoria dello studio del tempo.

Il libro di Carlo Rovelli si interroga sul ruolo del tempo nella ricerca scientifica. Scopriamo che il passato il futuro non sono più in antitesi ed il concetto di presente non è qualcosa di sicuro e definito come sempre abbiamo pensato. Un occasione per immergerci nei misteri della scienza e per conoscere in anteprima lo sviluppo della fisica del prossimo futuro, presentato attraverso esempi e proposizioni tali da renderla semplice ed appassionante.

Come tanti libri del genere si comincia dalla fisica per poi passare alla filosofia e alla psicologia. Il punto più informativo secondo me è nel tredicesimo capitolo, quando Rovelli distingue le idee confermate da esperimenti, quelle plausibili e quelle che costituiscono veri e propri azzardi. Interessante il decimo capitolo, dove Rovelli dà la sua spiegazione del perchè l'entropia era bassa nel passato, e che rientra tra le idee plausibili. Una curiosità mi è rimasta perchè non trattata in questo testo,alla luce del fatto che secondo la relatività di Einstein il tempo presente è un concetto locale e non assoluto, ha ancora senso chiedersi dell'origine dell'universo in rapporto al tempo? Verso il finale è tutto un succedersi di pareri personali, con citazioni improvvise da un autore all'altro, e per dichiararsi ateo mi pare che l'autore peschi un pò troppo nella letteratura religiosa, ma questa è una mia impressione. Però in questa fase lo stile si fa a tratti mieloso e retorico, Rovelli scrive che lui al momento opportuno accoglierebbe la morte col sorriso, ma a mio parere questa dichiarazione rischia di rivelarsi un'illusione come sembra esserlo il tempo.

Il libro è diviso in tre parti. La prima parte è divulgativa. Nella seconda parte espone una possibile teoria per caratterizzare il tempo in piccolissima scala. Nella terza parte ricostruisce il modo in cui noi comunemente percepiamo il tempo a partire dalle conclusioni dei capitoli precedenti. Libro ottimo sull'argomento, molto fruibile. Alcuni punti sono decisamente "spinti" ma con un po' di pazienza alla fine del libro la visione generale dell'autore trapela facilmente.

il tempo non appartiene all'uomo!!

meno male se nò lo avrebbe mutato in male!!!