Il codice forestale camaldolese. Legislazione e gestione del bosco nella documentazione d'archivio romualdina
La splendida foresta di Camaldoli, nel cuore dell'Appennino tosco-romagnolo, affascina da sempre i visitatori. Caratterizzata dall'abete bianco, è il frutto dell'opera e della cura dei monaci-eremiti dell'Ordine fondato da San Romualdo poco dopo il Mille, che nel silenzio della natura trovarono un ambiente idoneo all'ascolto di Dio e dell'uomo. Custodi gelosi del patrimonio boschivo, i Camaldolesi, primi in Occidente, ne codificarono lungo i secoli la gestione in una serie di norme, che costituiscono il cosiddetto "Codice forestale camaldolese", matrice della selvicoltura appenninica. Studiare quel Codice significa ricercare le radici storiche e culturali che possono ispirare ancora oggi una corretta ed equilibrata politica forestale e della montagna nel segno dello sviluppo sostenibile.
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Curatore:
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Edizione:2
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Anno edizione:2009
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