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A distanza di oltre sessant’anni dalla sua promulgazione, il giornalista Paolo Brogi ci spiega l’affascinante attualità dei contenuti e di come il rispetto dei diritti umani non sia ancora un valore scontato.
Il 10 dicembre 1948 le Nazioni Unite decisero di firmare un codice etico che definisse i diritti imprescindibili di ogni essere umano. Sulle macerie del secondo conflitto mondiale, dei nazifascismi e della Shoah, con i loro orrori, le loro tragedie e i loro abissi, veniva piantato un nuovo seme di speranza. Per la prima volta nella storia veniva stabilito un paradigma universale circa i diritti inalienabili di ogni donna e uomo. Il sogno della Dichiarazione è ancora qui con noi, dà coraggio a chi cerca di sottrarsi al sopruso, sostiene chi è in cerca di nuovi orizzonti, alimenta la vita di migliaia di volontari che continuano a spendere il proprio tempo per una nobile causa, rafforza la voce di chi chiede e cerca giustizia.L'articolo è stato aggiunto al carrello
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