Fall. Vip series. Vol. 3

Adoro i libri della Callihan, hanno sempre il giusto mix di ironia e amore. Ma leggere Fall... È stato qualcosa di 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨. Pur essendo un romanzo in pieno stile Callihan, è anche qualcosa di più: più emozioni, più riflessione, più 𝐩𝐚𝐭𝐡𝐨𝐬. In questo libro viene trattato il tema delle 𝐝𝐞𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 (di cui anche l'autrice ha sofferto, immagino quanto possa essere stato difficile per lei scrivere tutto questo), e l'ho ha fatto con 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞 𝐦𝐚𝐞𝐬𝐭𝐫𝐢𝐚, mostrando quelle che possono essere le manifestazioni di questa patologia senza mai essere pesante. È stato questo il fulcro del romanzo, più che la storia d'amore tra Jax e Stella, che comunque ha la sua evoluzione e la sua presa sul lettore. Questo sempre grazie alla grande abilità della Callihan di creare dei personaggi a tutto tondo, permettendo ai lettori di immedesimarsi in loro. E, questa volta, per me è stato davvero facile. Ho subito compreso 𝐉𝐨𝐡𝐧, la sua paura di fallire e di deludere i suoi amici. La sua vergogna, la sua paura nascoste dietro ai sorrisi maliziosi e le battute sarcastiche. È un personaggio che mi è entrato nel cuore pian piano, con tutti i suoi pregi e difetti, coi suoi modi di fare gentili e timidi a volte, e con quelli più decisi ed arroganti altre. Non so quante volte sarei voluta entrare nel romanzo per abbracciarlo e ricordargli che non è solo... Infatti, è questo il messaggio: 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐞' 𝐬𝐨𝐥𝐨 Ma mi sono rivista molto anche in 𝐒𝐭𝐞𝐥𝐥𝐚, nel suo senso di abbandono e solitudine, e al contempo nella costante voglia di aiutare gli altri. Anche lei porta dentro di sé una grande ferita, che a volte le fa temere di non essere abbastanza. Ma ha sempre la forza di zittire quella fastidiosa vocina, e l'ammiro molto per questo. Questa volta, l'autrice ci ha regalato uno 𝐬𝐥𝐨𝐰 𝐛𝐮𝐫𝐧, e forse, in effetti, ha allungato un pochino troppo le cose, ma nel complesso è un romanzo che mi ha toccata nel profondo.