Il prefetto e i briganti. La Calabria e l'unificazione italiana (1861-1865)
Il crollo del Regno delle Due Sicilie e l'unificazione italiana segnarono per le province meridionali un periodo di diffusa instabilità. Vecchie e nuove problematiche si fusero rendendo l'amministrazione di gran parte di questo territorio difficile per i primi governi italiani. La classe dirigente liberale cercò di rimediare alla diffusa instabilità e conflittualità inviando nel Mezzogiorno prefetti, funzionari, militari di origine settentrionale per rafforzare in tal modo l'unificazione appena raggiunta. In questo contesto, nell'aprile 1861 venne nominato prefetto della provincia di Cosenza (Calabria Citra) il valtellinese Enrico Guicciardi. Proprio la vicenda appassionante di Guicciardi e l'utilizzo, tra le altre, di fonti storiche inedite, custodite in archivi pubblici e privati, permettono all'autore di raccontare i primi anni dell'unificazione italiana in Calabria, con particolare attenzione al brigantaggio, alla questione della terra, alla conflittualità tra potere politico e militare sul territorio, in uno dei momenti più critici della storia d'Italia.
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Anno edizione:2016
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