C'era una volta un libro di... ricette. Giovedì

Siamo ancora a letto, gli occhi socchiusi e nell'aria avvertiamo suoni, profumi e colori che ieri non c'erano: segni ancora sconosciuti che ci stuzzicano l'appetito e la fantasia. Il sole gioca con i suoi raggi tra le fessure delle persiane e noi cerchiamo di inventarci qualcosa per rendere anche questo un giorno speciale, un giorno da ricordare. Avremmo voglia di ricoprirlo con una glassa dolce, appiccicosa e profumata o di imbottirlo di crema, come un bignè, fino a farlo scoppiare. Potremmo lasciarlo scivolare lungo le acque di un torrente o farlo rimbalzare come una palla rossa da un gradino all'altro; trasformarlo in un arcobaleno o spingerlo nelle profondità di un oceano per esplorare gli abissi. Tutto è possibile. Anche leggere appena svegli una favola che ci racconta di una farfallina pasticciona che combina sempre guai o, al calare della sera mentre le stelle ci guardano e la luna è appena apparsa nel cielo, le avventure eccitanti di tre bambini alla scoperta di un tesoro nascosto su di un'isola maledetta in compagnia di una buffa scimmietta, con un nome bizzarro: Trintrin.