Mirella di Tullio nata due volte

Gli eventi tragici, se affrontati con la forza ci rendono invulnerabili. Il desiderio meditato per 16 anni, la voglia di narrare questa esperienza, certo personale, sopratutto però, per dare coraggio alle persone, che come me sono state catapultate in pochi attimi velocissimi, ma fermi nel tempo, in una realtà sconosciuta, alla quale ci si bisogna adattare, scoprendo poi che, ci si accorge della consapevolezza innata in noi, rendendoci non diversi ma più evoluti nel pensiero, è una volta consci di ciò molte cose materiali che prima sembravano necessarie diventano superflue fino a divenire inutili, è in quel momento che per un istante, quasi..quasi.... si accetta il dolore sofferto, e si convive con il dolore quotidiano. Ringrazio la mia famiglia, che non mi ha mai abbandonata, anzi che nemmeno per un attimo ha sorvolato la gravita del mio stato. Mio marito Pino dal 5 ottobre del 1996 ha tagliato il 100% della sua vita per dedicarla tutta a me, non è stato al mio fianco solo nei momenti felici prima del giorno fatidico, mi ha seguito fino all'inferno per riportarmi alla luce. I miei figli Luigi e Roberto che nei momenti sospesi dove era bello rimanere perché il dolore cessava, e sarebbe cessato per sempre, sono stati "L'ANCORA" che mi teneva incagliata a terra, come una mongolfiera che è mossa dal vento, perché leggera vorrebbe alzarsi al cielo, ma non può perché ancora non è l'ora, permettendomi di diventare la nonna di Giada, Rachele, Giorgia e chissà, ;) e di acquisire anche due figlie Mascia e Sara. 16 anni di attesa, + 2 anni di lavoro, hanno dato forma e materia ad un pensiero. Un infinito grazie va a Simone Di Giulio e Lidano Lucidi, che hanno permesso la realizzazione del libro, ma sopratutto perché il loro indispensabile contributo non è stato semplicemente tecnico, ma di vera amicizia. Grazie, Mirella