Recensioni Little boy

Little boy di Lawrence Ferlinghetti

Il suo «romanzo d’addio» dopo tante esitazioni e numerose riscritture.

«"Little Boy" è un memoir e qualcosa di più, un'autobiografia-romanzo con un flusso di scrittura che miscela visione, filosofia e poesia»Il Messaggero

«Non sono memorie, le memorie sono per le signore vittoriane. Non è nemmeno un’autobiografia, è semplicemente un io immaginario, il tipo di libro che ho scritto per tutta la mia vita. Diciamo che è un romanzo sperimentale»

Annunciato già da tempo, avvolto nel più fitto mistero, il libro, adottato dalla Doubleday, uno dei marchi editoriali Penguin-Random House, che lo ha fatto uscire il 29 marzo 2019, in occasione del centesimo compleanno dell'autore, è un memoir ma anche molto di più. Un'autobiografia-romanzo di stampo quasi joyciano, uno scritto visionario, filosofico, poetico, a cui Ferlinghetti, il vecchio e infinito poeta americano, il testimone più eccelso della Beat Generation, della Summer of Love e della rivoluzione hippy, ha lavorato per quasi tutta la vita. Il suo «romanzo d'addio» dopo tante esitazioni e numerose riscritture. L'edizione italiana, tradotta dalla sua fedele collaboratrice,è stata seguita direttamente dall'autore, che ha anche offerto un «saluto» ai lettori del paese di origine della sua famiglia.)
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