Love Sniper. I want you

Le storie d’amore che nascono nei contesti più duri hanno sempre catturato la mia attenzione. Perché qui si parla di mettere in gioco molto più del proprio semplice tempo, delle proprie energie e delle proprie speranze. Quando il fiore dell’amore nasce nel duro, grigio cemento sbriciolato delle macerie, quando tutto è violenza e disciplina, quando la libertà viene negata con spietata brutalità, ecco, è lì che l’amore si misura in ogni sua più piccola oncia. Forse per voi questo sarà ovvio, o a seconda che voi vogliate intenderla in un modo o in un altro, persino un discorso esagerato, ma questi sono tempi dove l’amore, a mio stretto avviso, non è più messo veramente in gioco. Vedete, spesso ci si concentra solo sugli aspetti più brutti dell’esistenza. Hanno un peso diverso, segnano poiché è grazie al dolore che il nostro spirito si fortifica. Ma ne siamo veramente sicuri? È solo questo a renderci ciò che siamo, o esiste una forza intensa alla medesima maniera che muove le nostre decisioni e forma il nostro carattere, il nostro essere al mondo? Certo che c’è, ed è Eros. Eros è ciò che muove il mondo in un processo creativo. A lui non si comanda. Non ci sarà mai generale, governo o qualsiasi forma di potere che possa impartire un ordine che va contro le leggi dell’amore, quand’esse sono svelate, conosciute e soprattutto vissute da chi quell’ordine se lo vede calare dall’altro. Love Sniper, di Danika Pace, è un inno tanto alla pace quanto al mettere in gioco valori più alti dell’uomo stesso, incontenibili, la cui chiamata è inappellabile. Persino quando la vita ha posto Alek (Aleksej) e Alina in fazioni che sono l’une contro le altre. Il primo, strappato dalle braccia materne da piccolo, è cresciuto come un soldato, nello specifico come un Persecutore, allenato a non avere pietà, a tenere i nervi d’acciaio e a uccidere a comando. La seconda, facente della resistenza, si legherà progressivamente a quel giovane così duro e implacabile, ma al tempo stesso fragile nel suo essere una delle tante vittime di quella dittatura feroce che ha messo tutti contro tutti, e al tempo stesso ognuno vittima come il proprio vicino. Lo stile conserva tutta la poetica di una storia d’amore scritta e pensata, ragionata, vissuta in profondità, e per questo mi ha colpito molto, ma non solo. La capacità di Danika Pace di saper creare un ambiente coerente e con un linguaggio specifico, militaresco, applicato al contesto di una storia difficile, nata nella guerra, nei soprusi di una chimera dominante, ecco, quello è stato il punto di forza di Love Sniper. Non aspettatevi una storia d’amore convenzionale. Non aspettatevi una storia banale dove tutto va bene e tutto, in fondo, si rivela risolvibile. Se amate i colpi di scena, l’azione, e la pura esternazione delle più viscerali emozioni umane, ecco, non dovete fare altro che farvi questo regalo e leggere Love Sniper. Vi saprà catturare dalla prima all’ultima pagina!