La luce dei tuoi occhi

"La luce dei tuoi occhi" è un romance storico dolce e amaro, che si legge con partecipazione e interesse. De Angelis ha una scrittura attenta, informata, e fonde in modo egregio la parte sentimentale dell'opera con la storia, rendendo il teatro degli eventi dinamico, tridimensionale, permettendoci di vivere il duro periodo della seconda guerra mondiale e di capirlo in modo empatico, grazie alla storia dei due giovani protagonisti Anna e Vincenzo. Le figure centrali sono due ragazzi, eppure com'era diversa la vita in quegli anni e di conseguenza quanta maturità e consapevolezza in quelli che erano adolescenti, ma avevano gli stessi doveri e la medesima serietà degli adulti. E' dolce il primo incontro tra i due, anche un po' comico, fugace, ma a volte le anime si riconoscono e basta poco per far nascere il sentimento. Nel romanzo viviamo diverse e precise fasi. C'è il prima della guerra, dove la vita è tranquilla, si guarda al futuro con fiducia anche se certi eventi fanno nascere inquietudini e domande alle quali si preferisce non dare eccessivo approfondimento. E' attento l'autore, informato e riporta gli eventi come furono, integrandoli con la narrazione, così che non siano pesanti nemmeno là, dove scendono nei dettagli e mai rende banale la storia d'amore che è poi il motore dello scritto. In questo testo troviamo tenerezza, speranza nella disperazione, anche momenti di tensione. Il picco più intenso a livello emozionale è nel finale, a conflitto concluso e nel periodo della ripresa e ricostruzione per una conclusione che davvero non mi aspettavo, e completa una storia che ha il sapore della verità, della realtà e della vita. "La luce dei tuoi occhi" è un libro che piacerà a chi preferisce il genere storico, non solo agli esploratori dei sentimenti. E' una storia intensa e struggente ambientata in un periodo duro, dove mai è mancata la forza della gente semplice. (Tatiana Vanini)

Il romanzo è una salita ai monti, cadenzata da costanti tornanti che con scrittura sobria ed efficace, delineano una storia di anime; l'ultima rampa, quella più lunga e dura, tiene con il fiato sospeso fino al raggiungimento del passo da dove si apre la visione di una città sofferente ma animata da sempre dal sentimento dell'amore. Ho rivissuto le storie di mia nonna che raccontava dei rastrellamenti tedeschi vissuti in via G.Ricciardi a p.za Garibaldi e del famoso bombardamento del porto (dei pezzi di non so cosa arrivarono perfino sul suo balcone di casa).

@La luce dei tuoi occhi di Enzo De Angelis non è il solito romanzo su Napoli, sull'amore o sulla guerra. Non ci trovi un luogo comune, una banalità ma nemmeno supponenza, intellettualismo, ammiccamenti paracultrali. Ci trovi una lingua pura e amica, scorrevole, che non si autocompiace ma che serve a quello a cui deve servire: comunicare tra le persone. E ci trovi un uomo, un uomo che Enzo ha rincorso per tre anni tra archivi, registri del distretto militare, emeroteche, biblioteche... Tre anni in cui Enzo si é dedicato a tempo pieno a quel giovane (e quando si muore giovani, si è giovani per sempre). Un vero e proprio viaggio per un incontro, per fare conoscenza. C'è l'onestà di chi scrive non per sé ma per il suo protagonista, per non tradirlo, per non sovrapporsi a lui. E così, attorno a questo giovane - e non per contorno o per scelta narrativa - prendevano forma gli altri personaggi, la guerra, l'amore. Senza invadere, senza ingombrare, senza retorica, ma solo perché c'erano. Roba da leggersi tutta d'un fiato. Ti acchiappa e non ti molla finché non l'hai finito.