Spoiler all'interno. Ho iniziato a leggere questo libro senza lanciare nemmeno uno sguardo alla trama, affidandomi al titolo che già si annunciava alquanto enigmatico. L'enigma è un elemento che si protrae per l'intero romanzo e che accompagna la lettura fin all'ultima pagina. Viene ribaltata la classica concezione del romanzo che accoglie la fortuna nella sfortuna: con la morte del marito, Simon Sauvelle si ritrova a dover abbandonare la sua amata Parigi a causa delle ristrettezze economiche ed assieme ai suoi bambini, Ierene e Dorian, a sostenere il trasferimento in un piccolo paesino della costa nordica dove diventa governante presso l'immensa e misteriosa dimora di Lazarus Jann, famoso costruttore di giocattoli. Il primo approccio con la nuova occupazione risulta ai protagonisti più che inquietante: la casa del giocattolaio è ricca d'invenzioni che sembran possedere un'anima e vita propria, con il maggiordomo portinaio che non è altro che un robot. Ma quelle mura nascondono un difficile passato ed un presente terrificante. Dopo aver narrato una storia parallela a quella reale, Lazarus rivela il suo passato misero e triste che grazie ad un giocattolaio, prende una piega addirittura sovrannaturale, e la sua anima nera come la pece viene intrappolata in un'ampolla di vetro. Tutto è taciturno ed ordinario finchè una giovane ignara, Hanna, non libera l'anima del povero Lazarus e dopo quest'avvenimento nulla è come in precedenza... E la stessa vita dei Sauvelle viene scompigliata e messa in pericolo. In "Le luci di settembre" riemerge il Carlos Ruiz Zafón scrittore di narrativa per ragazzi. Un libro ricco di sfaccettature misteriose ed intrecci amorosi con un sottofondo di costante adrenalina e spirito d'avventura. Durante la lettura v'immergerete in un mondo che rasenta il fantasy e sentirete che non si è mai troppo grandi per usare l'immaginazione.
Durante l'estate del 1937 Simone Sauvelle, rimasta all'improvviso vedova, abbandona Parigi assieme ai figli, Irene e Dorian, e si trasferisce in un piccolo paese sulla costa per sfuggire agli ingenti debiti accumulati dal marito. Trova lavoro come governante per il facoltoso fabbricante di giocattoli Lazarus Jann in una gigantesca magione chiamata Cravenmoore, dove l'uomo vive con la moglie malata. Tutto sembra andare per il meglio. Lazarus si dimostra un uomo gradevole, tratta con riguardo Simone e i figli, a cui mostra gli strani esseri meccanici che ha creato - e che sembrano avere vita propria - mentre Irene si innamora di Ismael, il cugino di Hannah, la cuoca della casa. Ma eventi macabri e strane apparizioni sconvolgono l'armonia di Cravenmoore: Hannah, viene trovata morta e una misteriosa ombra si impossessa della tenuta. Spetterà a Irene e Ismael lottare contro un nemico invisibile per salvare Simone e svelare l'oscuro segreto che avvolge la fabbrica dei giocattoli, un enigma che li unirà per sempre e li trascinerà nella più emozionante delle avventure in un mondo labirintico di luci e ombre.
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Informazioni:
Titolo: Le luci di settembre; Autore: Carlos Ruiz Zafon; Editore: Mondadori; Anno: 2011; copertina rigida; Lingua: Italiano; Condizioni: Più che buone, copertina e sovraccoperta con lievi abrasioni
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Anno edizione:2011
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Fabiana Varriale 06 maggio 2016
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Le luci di settembre,romanzo giovanile di Zafòn.L'incipit del libro fa sicuramente presagire una narrazione molto più impegnativa e "matura" di quella che si dimostra nei capitoli successivi.Dunque un romanzo senza dubbio adolescenziale ,ma non manca l'intersecazione di più piani narrativi e l'attenzione nei confronti di problematiche riguardanti bambini ed adulti,fusione di amore,thriller e mistero che diventano le linee portanti dei capolavori "maturi"di Zafòn:l'ombra del vento e il gioco dell'angelo.Narrazione scorrevoleed immediata,efficaci le descrizioni anche se in alcune casi dispersive e digressive.Mediocre la caratterizzazione dei parsonaggi principali tanto che si fa fatica a distinguerli da quelli di Marina ,con cui il romanzo ha anche affinità sulla trama.8/10 tenendo però conto che è un libro rivolto perlopiu ad adolescenti.Consiglio ad un pubblico adulto per letture non impegnative.
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Decisamente differente rispetto L'Ombra del vento che rimane, a mio parere, un capolavoro. Non regge il confronto, si rivela deludente anche nella trama. Un libro per ragazzi.
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