il secondo volume mi ha dato le risposte che mi aveva lasciato il primo. la centralità della scena è rappresentata da Maka, giovane lakota. Ho molto apprezzato che venissero messe in evidenza le terribili condizioni dei giovani delle boarding school del 1960. tra i personaggi che ho apprezzato ci sono il nonno di Maka, il dottor Callahan, Grace e l'agente Tyler. Insomma questo libro dalle vibes di Hannibal Lecter ci tiene con il fiato sospeso man mano che andiamo avanti nella lettura. Una delle frasi che ho particolarmente apprezzato è la seguente: "un re la cui corona è fatta di neve e sangue, e il suo scettro è il vento che porta l'ululato oltre i confini del bosco". Resto in attesa del terzo ed ultimo volume di questa trilogia.
