Il Luthor di Azzarello è una persona perfida ma in alcune occasioni sensibile, ciò è dimostrato dai malinconici monologhi che rivelano le sue inaspettate insicurezze e persino un barlume di umanità. Luthor è un essere umano, e ciò lo differenzia dal suo nemico che resta sempre e comunque un alieno. Colpisce il fatto che Luthor, pur compiendo azioni imperdonabili, è in buona fede, si considera nel giusto ed è convinto che le sue decisioni siano positive per la società. Azzarelllo si differenzia, dagli altri autori che si sono cimentati con Luthor, per una profonda analisi psicologica di estrema intensità del personaggio; il tutto è impreziosito dal lavoro sopraffino di Bermejo, il suo tratto quasi iperrealista è una gioia per occhi. Il Luthor realizzato da Bermejo in determinate pagine è freddo e scostante, mentre in altre invece rivela, con un semplice sguardo, la sua fragilità.
