Madame Bovary

La storia di Emma è la storia di una donna che vive nel desiderio, desidera sempre qualcosa di più, qualcosa di diverso, e non appena questo desiderio diventa realtà non la soddisfa più. Tutto ciò renderà questo romanzo una vera e propria tragedia in cui il personaggio di Emma, eterna insoddisfatta, risulterà spesso antipatico. Eppure, come tutti i grandi classici che sfidano il tempo e lo spazio, anche questo è profondamente attuale: l'eterna insoddisfazione è un sentimento con cui la nuova generazione si interfaccia quotidianamente. Cerchiamo di ottenere sempre di più, vivendo in un futuro immaginario e non diamo valore a quello che abbiamo nel presente. Flaubert ci insegna a cosa va incontro chi, come Emma, non da valore a ciò che possiede.

Ho molto apprezzato questo classico. La protagoniste è sicuramente un personaggio forte e fragile allo stesso tempo. Nonostante il matrimonio senza amore in cui si ritrova, riuscirà a credere nell’amore e farà di tutto per vivere questi amori impossibili, rischiando anche molto. Questi amori però non faranno altro che rovinarla e buttarla in un burrone senza fine

3 🌟/5 esclusivamente per la prosa incredibile di Gustave Flaubert. Per quanto mi riguarda, il problema principale che rovina l’intera storia è proprio lei, la protagonista femminile da cui prende il nome il romanzo, Emma-Madame Bovary che, per l’ennesima volta, non ho sopportato. Non mi va giù nemmeno l’idea di un’eroina da romanzo che, oltre a tradire ripetutamente il marito, non si prende minimamente cura della sua bambina. La priorità di una madre è occuparsi dei suoi figli, a prescindere dall’epoca storica in cui si svolge la storia. Mah. Doppio, triplo MAH.