Bellissimo! Una scrittura di grande comunicazione empatica Bravo!
Magari domani resto
Dopo l’esordio folgorante con La tentazione di essere felici e La tristezza ha il sonno leggero, la nuova, straordinaria prova narrativa di Lorenzo Marone. Con una piccola, grande femmena del Sud che proprio non ci sta a farsi mettere i piedi in testa.
«Lorenzo Marone rinverdisce la distinzione tra narratore e scrittore. In lui il naturale piacere di raccontare signoreggia.» - Tuttolibri
Chiamarsi Luce non è affatto semplice, specie se di carattere non sei sempre solare. Peggio ancora se di cognome fai Di Notte, uno dei tanti scherzi di quello scombinato di tuo padre, scappato di casa senza un perché. Se poi abiti a Napoli nei Quartieri Spagnoli e ogni giorno andare al lavoro in Vespa è un’avventura dall’esito incerto, se sei un avvocato con laurea a pieni voti ma in ufficio ti affidano solo scartoffie e se hai una famiglia che è un rottame, è normale che ogni tanto ti arrabbi un po’. Capelli corti da maschiaccio, jeans e anfibi, Luce è una ragazza onesta e combattiva. Finché, un giorno, le viene assegnata una causa per l’affidamento di un minore. Una causa che nasconde molte ombre, ma è forse l’occasione per sciogliere vecchi nodi e mettere ordine nel passato. In questo romanzo, l’autore amatissimo di La tentazione di essere felici ci regala uno dei suoi personaggi indimenticabili, così unici e così simili a ciascuno di noi: una piccola, grande donna del Sud che proprio non ci sta a farsi mettere i piedi in testa.
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Anno edizione:2025
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Luxmar 05 luglio 2025Parla a tutti con autenticità
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Mario 30 giugno 2025Consigliato
L'ho trovato un romanzo delicato, ironico e profondo. La protagonista è forte e indipendente, che nasconde però un'anima fragile e bisognosa di affetto. Attraverso la sua voce, Marone racconta una storia di una rinascita, appartenenza e identità, dove il desiderio di andarsene si scontra con la scoperta che, forse, restare è il vero atto di coraggio. Lo stile è molto empatico e diretto: fa sorridere, riflettere e spesso commuove senza mai cadere nella retorica. Il libro è anche un grande atto d’amore per Napoli, vista nei suoi contrasti, nelle sue rughe e nella sua anima autentica. Perché leggerlo? Se hai bisogno di sentirti dire che puoi ricominciare anche se non nello stesso posto. È un libro che ti accarezza mentre ti parla della vita. La frase che mi è piaciuta di più? “La libertà è una scelta. E spesso si paga cara.” Ma... aggiungo io: "ne vale la pena".
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La pecca più grande di questo romanzo è, a mio parere, lo stile di scrittura tremendo. E non sto parlando dei dialoghi in napoletano, che ho trovato piacevoli da leggere, sto parlando proprio della prosa che utilizza uno stile estremamente colloquiale che poco si adatta ad un romanzo a mio avviso. Non nego che il libro si legga in modo molto scorrevole, perchè il linguaggio usato non è in alcun modo sofisticato o macchinoso, ma la trama è abbastanza banale. I personaggi sono parecchio stereotipati e non fanno niente che non ci si aspetti. Non hanno una costruzione psicologica particolarmente sofisticata. Finale di una banalità disarmante.
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