Recensioni Maigret a New York

Maigret a New York di Georges Simenon
Come si fa a essere tanto idioti da lasciarsi convincere a partire per l'America riunciando alle partite a carte con gli amici e alla casetta di Meung-sur-Loire odorosa di frutta e di buon brasato? Eppure il pensionato Maigret ci casca, e parte già carico di rimpianti. Lo attende un mondo in cui tutto gli apparirà ostile: un mondo di grattacieli e luci sfavillanti, ma anche di miserie. E a volte la miseria cancella ogni traccia di umanità. Emblema del progresso: il "fonografo automatico", che trasmette musica da quattro soldi ma rende milioni di dollari. La musica è del resto il tema che sottende l'intera vicenda.)
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