Malamore. Esercizi di resistenza al dolore

Bello, l'ho letto in un paio di sere. Interessantissimi anche i riferimenti culturali, storici e artistici...forse un po' retorico e scontato in taluni passaggi.

Donne, leggete questo libro. Per sentirvi più capite, più fiere. Penso che ogni donna lo debba avere sul proprio comodino, per ricordare la propria forza e la propria fragilità. Ma anche voi, uomini, mettetelo sulla vostra libreria. E' una raccolta di storie, di nomi, di facce tutte al femminile. Anzi: di storie di donne segnate da uomini, di nomi di donne offesi da uomini, di facce di donne sfigurate da uomini. Di cosa c'è dietro, di cosa c'è durante ed in nome di quale amore, e di cosa c'è stato poi dopo. La De Gregorio come sempre è schietta, precisa, sensibile e.. donna!

Così come col suo "una madre lo sa" la de gregorio riesce a dare uno scossone alla lettrice,obbligandola a guardarsi nelle proprie debolezze, a scoprirle forse senza falsi pietismi ma offrendole tanta benevolenza e complicità. E' un libro carico di spunti, è un libro che si butta giù tutto d'un fiato ma che riletto più volte, pagina per pagina, aggiunge di volta in volta qualcosa di nuovo......."Finchè si può, credo che intendesse dire con quel foglio conservato come un amuleto, finchè si può resistere si deve".........direttamente dalla penna di Concita De Gregorio. Marina-Ischia