Manson

Il protagonista è Jimmy Conley, capo della polizia di Manson, piccola cittadina americana, dove un grave fatto sconvolge non solo la gente, ma anche la vita del poliziotto, poiché viene incriminato il figlio: la trama è complessa, ma coinvolgente e ricca di dettagli e colpi di scena fino al finale, davvero poco prevedibile. Ci sono alcune situazioni crude e forti, non adatte a un pubblico troppo giovane; sono presenti diversi personaggi coinvolti nelle vicende, caratterizzati con numerosi dettagli e particolari. Lo stile dell’autore è preciso e con bravura riesce a svelare al lettore solo il necessario in quel momento, in modo da non fornire troppi indizi. E’ decisamente un buon giallo.

A Manson, piccola cittadina dell’Idaho con pochi abitanti, non succede mai niente che vada fuori dall’ordinario. È per questo che quando lo sceriffo Jimmy Conley si ritrova a dover gestire un caso all’apparenza difficile e “diverso” rispetto a quelli a cui è di solito abituato, ossia il ritrovamento di resti umani all’interno di una tenda in un bosco, vicino la laguna di Toloo, la sua calma granitica viene messa a dura prova. Con l’aiuto del suo vice Dwayne, Conley si addentrerà in un’indagine che scuoterà non solo il suo animo, ma anche quello degli abitanti di Manson. La storia è complessa e mischia il thriller a implicazioni politiche e governative di una contea americana. L’autore svela molto presto il suo colpevole, presentando al lettore una situazione difficile e intricata, che affonda le sue radici in un passato che svela e chiarisce nel corso della seconda metà del testo. Alcune scene sono piuttosto brutali, soprattutto quelle che riguardano Freddy, ma servono al lettore per capire meglio alcuni meccanismi della trama. La lettura è certamente agevolata dallo stile dell’autore, che riesce a presentare la storia in modo appetibile e interessante. Un buon testo, con un intreccio complesso e ricco, ma ben strutturato e interessante fino all’epilogo.