Marcel Proust e la guerra
«Se invece di avere la guerra con la Germania, l'avessimo avuta con la Russia, cosa si sarebbe detto di Tolstoj e di Dostoevskij? », così Proust si chiedeva nei primi mesi della Grande Guerra. Quell'ipotesi si è avverata: a Milano nel mese di marzo 2022 il corso universitario sull'autore dei Demoni è stato annullato a causa del conflitto russo-ucraino. Un'ondata di germanofobia culturale si abbatté all'epoca sulla Francia, attraverso i giornali. Molti proposero di boicottare musicisti e scrittori tedeschi. L'opinione pubblica accoglieva come verità assoluta ogni esagerazione della propaganda. Contrariato, lo scrittore espresse la propria insofferenza, nelle pagine della Recherche, attraverso gli sfoghi del barone di Charlus, uno dei personaggi più originali. Nel Temps retrouvé possiamo così ascoltare l'eco dei furiosi combattimenti in cui persero la vita centinaia di migliaia di giovani, quando stupende cattedrali furono incendiate e interi villaggi rasi al suolo, Combray compreso. Una tragedia immane che torna a ripetersi ancora una volta nei giorni nostri rendendo attualissimi questi testi e dimostrando quanto la grande letteratura possa sempre insegnare.
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Anno edizione:2023
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