Ambientato nel pieno fermento del torneo di Wimbledon, Match Point mescola il fascino dello sport con una chimica romantica che scocca al primo “botta e risposta”. Flora Hendrix, aspirante artista in cerca di ispirazione per la sua prima graphic novel, torna a Londra solo per scoprire che un’improvvisa emergenza l’ha costretta a rinunciare alla campagna e a condividere il suo appartamento con Kieran O’Sullivan, un tennista irlandese celebre ma introverso.Ciò che inizia come una convivenza forzata piena di tensioni diventa lentamente una scintilla elettrica tra i due: Kieran, scontroso e abituato ai riflettori, e Flora, vulnerabile ma con una voce artistica forte, si attraggono nonostante le differenze. La narrazione segue il filone tipico "enemies‑to‑lovers" e l’effetto “forced proximity” funziona benissimo, grazie a dialoghi vivaci, pieno di sarcasmo e momenti divertenti.Oltre alla tensione romantica, Reilly include tematiche forti: relazioni tossiche, gaslighting e la riscoperta del rispetto come pilastro di una relazione sana . Flora, reduce da una rottura dolorosa, impara a riaffermare la propria identità, mentre Kieran, alle prese con il peso delle aspettative sportive e un passato doloroso (come la morte del fratello), trova in lei un’ancora per crescere.La scrittura è fluida e scorrevole, senza cadere nella banalità: si sente l’atmosfera vibrante di Wimbledon, con match e momenti ad alta tensione sportiva che fanno da sfondo al loro legame . Alcuni dialoghi risultano un po’ forzati, ma non compromettono il ritmo travolgente della vicenda .In sintesi, Match Point è un sporty‑romance ben riuscito: una convivenza obbligata che si trasforma in passione, protagonisti imperfetti ma autentici, e un mix di ironia, tensione e dolcezza. Perfetto per una lettura estiva all’insegna di Wimbledon, “strawberries and cream” e… nuovi inizi. Se ti piace lo stile grumpy‑sunshine con colpi di scena emozionali, questa partita ti conquisterà.
