Mazzini (rist. anast.) - Gaetano Salvemini - copertina
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Letteratura: Italia
Mazzini (rist. anast.)
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Descrizione


La sanguinosa repressione del generale Bava Beccaris ai moti di Milano del 1898 spinse il giovane socialista Salvemini a spostare i propri interessi dalla storia medievale verso la storia contemporanea. Interrogandosi sulle origini della crisi che lo Stato italiano stava attraversando Salvemini individua le fragilità e gli errori nella democrazia risorgimentale e in alcune ambiguità e contraddizioni di uno dei fondatori dell'Italia unita e indipendente: Giuseppe Mazzini. Se da una parte i principi di libertà e unità, l'ideale repubblicano e l'attenzione alla questione sociale rendevano Mazzini una figura fondante del movimento democratico, altri aspetti del suo pensiero e della sua opera non meno rilevanti ma spesso trascurati - come la centralità del riferimento a Dio e alcuni tratti dogmatici - si sarebbero dimostrati terreno fertile per successive istanze autoritarie. Analizzando la vita e le opere di Mazzini, e in particolare i suoi Doveri dell'uomo, Salvemini mette in luce sia il messaggio di libertà sia le ambiguità teoriche del padre della patria, grazie alle quali del pensiero mazziniano "ciascuno attingeva e adottava quelle parti che corrispondevano al proprio stato d'animo, e trascurava o non comprendeva il resto". La riflessione di Salvemini si sposta quindi sulla fortuna di Mazzini e sui suoi diversi usi politici, culminati nell'utilizzo che ne avrebbe fatto il fascismo preparando, un quarto di secolo dopo le cannonate di Bava Beccaris, la propria svolta dittatoriale.

Dettagli

208 p., Brossura
9788875418854

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Foto di Gaetano Salvemini

Gaetano Salvemini

1878, Molfetta

Gaetano Salvemini, figura eminente di storico, fu animatore della resistenza al fascismo e tra i fondatori di "Giustizia e libertà".Iscritto al PSI, si occupò di socialismo e questione meridionale, trovandosi spesso in contrasto con il governo di Giolitti. Diresse il settimanale L'Unità (1911-20), influenzando il dibattito politico nazionale. Nel 1925 fondò il quotidiano clandestino antifascista "Non mollare!". In seguito fu arrestato ed espatriò in Francia - dove fu appunto tra i fondatori di "Giustizia e Libertà" -, e poi negli Stati Uniti. Tra le sue opere ricordiamo: Le origini del fascismo in Italia. Lezioni di Harvard, Il ministro della mala vita, Sulla democrazia.Fonte immagine: copertina del volume Memorie e soliloqui. Diario 1922-1923 (ilMulino...

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