Media attivi e solidali. Laboratori di comunicazione e arti-terapie nella relazione educativa e d'aiuto
Ormai è evidente il legame tra mezzi di comunicazione e sentimento d'impotenza. Ogni giorno c'è una notizia drammatica che si presenta davanti agli occhi dello spettatore globale. La logica dei media impone che, per fare audience, si propongano sempre le notizie più drammatiche. Eppure essere spettatori del dramma di altri uomini e non far nulla crea un senso di colpa. L'unico modo per non sentirsi in colpa è affermare la propria impotenza: se non posso fare nulla, non mi posso sentire responsabile di nulla. In tal modo l'ascolto del telegiornale ogni sera è diventato un quotidiano rito collettivo di impotenza. I laboratori qui descritti propongono una strada esattamente contraria: uscire da un atteggiamento passivo nei confronti dei media e imparare ad usarli, uscire dall'impotenza e ritrovare la creatività. Questi laboratori aiutano a costruire uomini e donne che non sono prigionieri della paura e dell'impotenza, perché usano tutti i mezzi a loro disposizione per allargare i loro orizzonti e andare incontro, con fiducia, agli altri.
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Anno edizione:2013
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