Con il terzo volume di La custode di parole, Alric e Jennifer Twice regalano ai lettori una nuova emozione. La protagonista, ormai consapevole della sua forza e del ruolo unico che occupa, affronta una nuova sfida. Ogni scelta diventa una questione di cuore e coraggio, e il lettore si ritrova al suo fianco, partecipe delle sue paure, dei suoi dubbi e della sua determinazione. La custode non è più solo una figura leggendaria, ma una persona profondamente umana, il cui viaggio è una metafora potente del nostro desiderio di comprendere e custodire ciò che conta davvero. Il mondo narrativo, già straordinario nei primi due volumi, si arricchisce di dettagli che lo rendono ancora più vivido e stratificato. I Twice svelano nuove verità, intrecciando fili che, inizialmente, sembravano nascosti nelle pieghe della storia. Ogni personaggio, ogni luogo, ogni parola trova il proprio posto in un mosaico che lascia senza fiato per la sua complessità e bellezza. Lo stile narrativo mantiene quella delicatezza e poesia che hanno caratterizzato l’intera saga, ma qui si fa ancora più intenso e potente. Ci sono momenti in cui la scrittura sembra danzare, dipingendo immagini che rimangono impresse nella mente, mentre altre volte colpisce come un fulmine, svelando verità che arrivano dritte al cuore.
