Tutto scorre con un linguaggio fluido. Scarna nella forma la sua scrittura. Ma così essenziale e non banale, che tutto profuma del non voler a tutti i costi piacere: eppure piace! L’apocalisse! Ciascuno la immagina a suo modo. Per lo più in modi catastrofici: alieni dai denti immensi ed aguzzi, cataclismi. L’autore la scorge sotterranea nelle nostre normali singole vite, mostrando la nostra vacuità, la nostra fallacia. L’apparente tranquillità delle nostre esistenze, così abitudinarie e confortevoli, come un treno che sicuro avanza sui suoi binari. L’autore la sviscera quella tranquillità che crolla nell’ineluttabile squallore del futile e dell’inevitabile, con sguardo lucido e profondo, quella futilità la smaschera, facendo deragliare quel treno e la sua corsa tranquilla e cieca.
Meno dodici all’apocalisse. Racconti distopici
Dodici racconti distopici che rivelano l'incombente Apocalisse morale e materiale di un mondo in bilico tra catastrofi naturali e l'abissale alienazione delle coscienze degli uomini, artefici e vittime del disfacimento in atto. La dissoluzione ecologica e l'automatizzazione della tecnica sono nemesi dell'irreversibile crisi della civilizzazione contemporanea, karma tragico di cupi scenari di decadenza che si riflettono nella mente degli individui.
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Autore:
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Anno edizione:2023
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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luca cusano 24 novembre 2023Meno dodici all'apocalisse
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Corsaro 18 settembre 2023"Il lavoro rende liberi" davvero?
Dodici racconti , da non leggere tutto di un fiato, che inducono a profonde riflessioni. L'undicesimo "Il lavoro rende liberi" La metro riparte. Un uomo in impermeabile, spalle alle porte di entrata, si volta verso Brio. Ha la borsa portadocumenti a tracolla , sdrucita..." Brio si identifica completamente con il suo ruolo, svolto in verità egregiamente, ben pagato alle dipendenze della Delfinia Assicurazioni. Una figura quasi fantozziana che vorrebbe ma non sa e non può, anche nell'approccio al mondo esterno, imprigionata com'è dal suo lavoro.
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Minimè 07 agosto 2023Sorprendente mente, interessante
Buona la prima. Un libro che fotografa l'istante preciso in cui tutto ciò che conosciamo, sta per finire. O forse, ancora tutto è possibile? Si fa conoscenza con personaggi, limiti ed angosce. Destabilizzante per i maniaci del controllo. Ritmo, trama, suspense, spunti di riflessione e sopratutto una scrittura attiva, non passiva, mostrano la storia non la raccontano. Promettente
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