I miei vestiti erano bianchi. Le ragazze e i ragazzi degli Ipm del progetto Sapienza libera tutt*
Dalla collaborazione tra Sapienza Università di Roma e dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità è nato un progetto di terza missione, “Sapienza libera tutt*”, all’interno del quale è stato indetto il concorso letterario Spazio alle parole. Grazie a questa esperienza, le studentesse e gli studenti dell’università e i ragazzi e le ragazze degli istituti penali minorili di Roma, Bari, Caltanissetta, Acireale, Potenza, Torino e Treviso hanno lavorato insieme potendo mettere su carta i loro pensieri, i loro errori e la loro voglia di libertà. Un percorso di autodeterminazione personale, che tocca temi importanti come la famiglia, l’amicizia, l’amore e i sogni. Questo libro, “I miei vestiti erano bianchi”, è uno spazio in cui le parole, in equilibrio sul confine tra i precipizi passati e la speranza di un futuro migliore, sono state un ponte. E così la scrittura è divenuta uno strumento per unire mondi diversi e, soprattutto, per fare luce su vite che troppo spesso rimangono nascoste. Portando chi legge all’ascolto e non al giudizio, questi racconti e questi versi restituiscono un’immagine del carcere vera, non stereotipata e fatta di persone che sognano un’altra possibilità dalla vita.
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Anno edizione:2025
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