Non saprei dire se questo libro mi sia piaciuto. Credo sia abbastanza ovvio che l'elefante è una metafora della tristezza, per non dire proprio della depressione: per mia fortuna non ne ho mai sofferto, ma dubito che se ne possa uscire semplicemente facendo una passeggiata. È vero che questa è una storia pensata per i bambini, ed è chiaro che è molto "semplificata"; ma proprio questa semplificazione secondo me non rende giustizia a una condizione di cui si parla sempre troppo poco, e quasi sempre in termini sbagliati ("su con la vita, non essere triste!"; ma la depressione non c'entra nulla con la tristezza). Non credo si potesse fare meglio di così, però il risultato non mi ha soddisfatta fino in fondo, ecco. Per quanto riguarda i miei bimbi, che hanno 3 e 5 anni, non hanno capito del tutto il messaggio finché non ho spiegato loro la metafora con chiarezza; per questo lo proporrei almeno dai 7 anni in su.
