Il mio più grosso errore sei tu

Avete presente quei tipi che sembrano spuntati fuori da un casting per il protagonista perfetto della vostra peggiore fantasia erotica? Ecco, lui si chiama Nova ‘Kiran’ Delacroix, è il quarterback più venerato del campus, ha un ego grande quanto il Texas e un talento innato per farmi saltare i nervi. Mi chiamo Rusa-Lyn ‘Rune’ Westbrook. Studentessa modello, maniaca del controllo, e una che odia i cliché viventi come lui. O almeno, pensavo di odiarli… fino al giorno in cui l’ho trovato, ehm, “in bella mostra” con il suo coso in mano nel bagno delle ragazze. Una scena che avrei voluto dimenticare, ma che il mio subconscio ha deciso di trasformare in un trauma ricorrente. E, ironia della sorte, adesso sono costretta a lavorare con lui per il mio progetto universitario. Io voglio solo raccogliere dati per la mia analisi sull’intelligenza artificiale e la gestione dello stress. Ma Kiran? Lui sembra deciso a rendere il tutto un reality show piccante, con battutine, sorrisi sfacciati e quel suo maledetto modo di guardarmi come se sapesse esattamente cosa sto pensando (spoiler: non lo sa, ma ci va vicino). Questa non è solo una storia su una nerd e un atleta sexy. È un campo di battaglia di sarcasmo, tensione sessuale, e un numero imbarazzante di situazioni che mi fanno venire voglia di scavare una buca e nascondermici. Ma sapete qual è la cosa peggiore? Più cerco di odiarlo, più lui riesce a infilarsi sotto la mia pelle. Il mio più grosso errore sei tu è una storia di scelte sbagliate, chimica irrefrenabile e, forse, di come l’amore possa nascere dai disastri più epici. O, come mi piace definirlo: la cronaca di un disastro annunciato.