Questa storia, leggendo la trama, tenta di affascinare il lettore affamato di storie che parlano di libri, ma leggendo il libro si rende tristemente conto che la storia al suo interno è completamente all'opposto di ciò che ci si aspettava. Nel complesso è una storia banale e molto superficiale, nel senso che è tutto abbozzato e niente approfondito. Inoltre, il finale non va che a rovinare ancora di più, se possibile, tutta la storia. Per quanto mi riguarda, la copertina è davvero ingannevole.
La misura della felicità
Dalla tragica morte della moglie, A.J. Fikry è diventato un uomo scontroso e irascibile, insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e stufo del suo lavoro di libraio. Una sera, però, tutto cambia: rientrando in libreria, A.J. trova una bambina che gironzola nel reparto dedicato all'infanzia; ha in mano un biglietto, scritto dalla madre: "Questa è Maya. Ha due anni. È molto intelligente ed è eccezionalmente loquace per la sua età. Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri. Io non posso più occuparmi di lei. Sono disperata". Seppur riluttante, A.J. decide di adottarla, lasciando così che quella bambina gli sconvolga l'esistenza.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Edizione:2
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Anno edizione:2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Federica 17 marzo 2025Storia banale e superficiale
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LadyAileen 21 febbraio 2025Mi aspettavo di più
Attratta dalla brevità e dalla storia ambientata nel mondo dei libri, ho deciso di leggere questo romanzo. Le vicende sono raccontate attraverso vari punti di vista ma quello principale è quello di AJ Fikry, un libraio che dopo la morte dell’amata moglie, si trasforma in un tipo scorbutico e freddo fino a quando nella sua libreria non gli viene lasciata Maya, una bambina di due anni che gli cambierà la vita e non solo la sua. La storia è carina e riesce a tenerti incollata alle pagine ma lo stile dell’autrice non mi ha convinto. Tutti gli eventi, soprattutto quelli importanti, vengono presentati e poi nel capitolo successivo ci ritroviamo davanti a cosa succede dopo. Non si ha modo di “vedere” il percorso e quindi sembra sempre di esserti persa qualcosa. Ci sono aspetti che andavano approfonditi invece avviene tutto rapidamente e in maniera superficiale come il rapporto tra Fikry e la figlia adottiva (che doveva essere il perno di questo libro o almeno così avevo creduto) o il rapporto tra Fikry e Amelia etc. etc. La svolta drammatica sul finale, secondo me, risulta forzata e inutile. Ho adorato, invece, le numerose citazioni, i riferimenti ad autori e titoli di libri. Un amante della lettura non potrà non apprezzarlo. La trama è semplice e lineare con qualche piccolo colpo di scena che però sembra buttato lì e non sembra produrre grandi conseguenze. Un romanzo che non lascia il segno anche se ne aveva tutti i presupposti.
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Alice 30 dicembre 2024
Storia carina che, seppur trattandosi di una lettura leggere e scorrevole, affronta anche aspetti della vita molto delicati e profondi. Purtroppo questi temi vengono solo citati e non approfonditi, lasciandomi a fine lettura un senso di incompiuto.
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