Mitta. Storia di una capuzzella
Perché le donne poste di fronte a un bivio scelgono l'una o l'altra via? Perché la strada che a una donna sembra l'unica da poter percorrere, per un'altra è assolutamente da evitare? Cosa muove le loro scelte d'amore e di vita? Queste sono alcune delle domande a cui la protagonista, Mitta, cerca di dare risposte. Anche lei è donna o meglio lo era, essendo morta di peste a Napoli nel 1656. Oggi di quel che fu Mitta non resta che la capuzzella, un teschio, uno dei tanti che riposano nell'ossario della Chiesa del Purgatorio ad Arco a Napoli, oggetto del culto delle anime pezzentelle. Nel doppio ruolo di autrice e defunta, Mitta tenta di comprendere e raccontare con ironia le scelte delle donne che in quasi quattro secoli sono scese nella cripta chiedendo alle anime del purgatorio un aiuto in cambio del refresco. Partendo dalle storie e dalle scelte di vita di talune di queste donne - l'ancella medievale, la prostituta della Rivoluzione Partenopea, la maestrina dell'Unità d'Italia, la borghese dell'epoca fascista, l'universitaria dei nostri giorni per citarne qualcuna - e attraversando vari periodi storici, Mitta finisce per narrare anche la propria vita e la sua non scelta.
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Autore:
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Anno edizione:2016
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In commercio dal:9 giugno 2016
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