Il mostro pentapodo

Inquietante, violento, a tratti disgustoso. Un pedofilo, che con l’aiuto della compagna soggiogata e fin troppo innamorata, rapisce una bambina di 5 anni e la rinchiude in una cantina. Sicuramente sconsigliato per deboli di cuore e stomaco. Io l’ho trovato bellissimo, non posso che dare 5 stelle, nonostante la storia sia veramente disturbante. Scrittura scorrevole, lo si legge tutto d’un fiato.

La storia prende spunto, dal titolo, da una frase di LOLITA di Nabokov. Qui, però, la storia è più cupa, truce e a tratti disgustosa, con descrizione delle sevizie davvero al limite del tollerabile. La storia intreccia un diario, quella della moglie complice del pedofilo, e la storia lineare che spiega come il mostro insegua e ghermisca le sue vittime. A tratti angosciante e stomachevole. Ottima scrittura, fin troppo evocativa. Consigliato